IL RITO DE S'INCONTRU
L'oratorio di Santa Croce è un edificio religioso situato a Oliena, centro abitato della Sardegna centro-orientale. Edificato nel primo Seicento, è da sempre sede dell'omonima confraternita, costituitasi il 16 giugno 1580.
La chiesa pisana di Santa Maria, fino al 1791 parrocchia di Oliena, costruita fra la fine del XIII sec. e i primi del XIV è dedicata alla Vergine Assunta. Un tempo era circondata dal cimitero ed è risultato di profondi rimaneggiamenti, cominciati a partire dagli anni Venti del nostro secolo con la sopraelevazione del campanile.
L'edificio, isolato nella piazza e un tempo circondato dal cimitero, è di forme tanto semplici da sembrare «false», scandite per l'intero perimetro da grossi contrafforti, che divengono obliqui in corrispondenza delle testate del transetto e del presbiterio. Un alto campanile sorge sul lato destro, concluso da una cuspide.
Malgrado le trasformazioni e le pesanti ridipinture, anche in colori contrastanti, dell'interno, è possibile «leggere» nella planimetria lo schema gotico-catalano, diffusosi in Sardegna dopo la conquista aragonese: navata con archi di rinforzo e contrafforti (che contenevano eventuali cappelle) e presbiterio (capilla mayor) più stretto e più basso.
CHIESA DI NOSTRA SIGNORA D’ITRIA. IN ESSA VIENE CONSERVATA LA STATUA DELLA MODONNA.
L'edificio, nel centro dell'abitato, ospitava la confraternita fondata il 28 maggio 1613. Il prospetto ascrivibile ad una interpretazione non colta di moduli barocchi, richiama quello della Pietà per i terminali a doppia inflessione, ma è impreziosito da un campanile a vela con alte volute. Il portale richiama la tradizione aragonese dell'architrave con mensole, mentre sul lato sinistro è visibile la cornice di una finestra, in parte deteriorata, ma rivelante ancora modi seicenteschi.
LA CHIESA E LA STATUA DELLA MADONNA VENGONO AGGHINDATE E PREPARATE PER LA CERIMONIA, IL CORTEO SI CONGIUNGERA’ IN PIAZZA SANTA MARIA CON QUELLO DEL CRISTO PROVENIENTE DALLA CHIESA DI SANTA CROCE
L'interno molto semplice consta di due campate ricoperte in legno e canne con archi acuti di separazione. Il vano terminale, oggi deturpato dal tamponamento di archi d'accesso, è suddiviso in due vani voltati a botte, ciascuno con due nicchie; una reca un dipinto, rovinato, ma fresco e ingenuo con cherubini e la Pentecoste, l'altra ha decorazioni in stucco con cherubini e conchiglia.
LA STATUA DEL CRISTO E LA CHIESA VENGONO PREPARATE E AGGHINDATE PER LA SFILATA, IL CORTEO SI CONGIUNGERA’ IN PIAZZA SANTA MARIA CON QUELLO DELLA MADOMMA PROVENIENTE DALLA CHIESA DI SAN FRANCESCO
L’interno presenta un classico schema con archi a sesto acuto che separano le diverse campate. Da vedere c’è soprattutto il Crocifisso ligneo sopra una statua del Cristo deposto anch’essa di legno, utilizzata per i riti della Settimana Santa, molto sentiti. Interessante anche il tabernacolo con base semipoligonale e di gusto seicentesco con rosette decorative a rilievo.